[PATH] Manoscritti bardici

Cantico della vittoria (Canto)
L'inno per "ispira coraggio".
Usato sui compagni e a volte per ispirare e dare coraggio alla popolazione.

Lòr Galad, Lòr Galad
Verrà il tempo della vittoria.
Tre soli e tre lune saranno presagio,
trionfo e gloria, felici saremo.

Puri e forti, lui è con noi:
Tùre! Tùre!
D'acciaio l'animo,
diamante lo spirito.

Venite abominii, venite carcasse,
vi offriamo in dono la pace:
poichè non conviene,
a chi se n'è andato,
restare al suo corpo legato.

E voi che ancora provate timore,
Tùre! Tùre! Impugnate le armi!
Un'altra mente, un'altra lama,
sarete vittoria per l'elfo e per l'uomo.

Forti e uniti, un nuovo mondo
Lòr Galad ci attende all'alba.

== Una seconda strofa viene sempre improvvisata sul momento, mantenendo i riferimenti di Lòr Galad e Tùre! Ture!==


Ode allo stregone (Oratoria)
Componimento patriottico atto a sponsorizzare Floppy e calmare i pregiudizi della popolazione.

Qual dagli antri terreni
L'astro più caro a Desna
Co' cristallosi crini
Fra le fuggenti tenebre
Appare, e il suo viaggio
Orna col lume d'eterno raggio;

Sorge così tuo divo
Membro smeraldeo di lucentezza,
E in lui beltà rivive,
L'aurea beltate ond'ebbero
Ristoro unico a' mali
Le nate a vaneggiar menti immorali.

Non è il cristallo di verde splendore
sintomo di un malore,
ma l'oscurità che vi sta insidiando:
lo gnomo vi sta aiutando.

E ciò che lo stolto crede infezione,
altro non è che benedizione.
Desna la dea di verde speranza
fortuna gli ha dato a oltranza.


Rondò del distruttore (Canto)
Usato per un ispira coraggio o per ispira eroismo su Zork. O un eventuale intimidire cantato di Asiur, Zork-based.
Richiede una piccola dose di suspension of disbelief, e la profonda convinzione che Zork sia troppo impegnato a combattere per ascoltare attentamente.

Zork distrugge, Zork calpesta
corrode, disintegra, polverizza, mutila
Zork decapita, Zork sbudella.

Lo può fare a mani nude
non farebbe differenza
lo farà con la sua ascia
Zork bagascia.

Zork uccide, Zork divora
termina, estingue, annichila, stermina
Zork spezza, Zork frantuma.

Sei non morto o non vivo
non importa se respiri.
Con la lama ti sbudella,
Zork padella.

La tua vita è già finita
non illuderti altrimenti
ti ha già ucciso col bastone
Zork beone.


Preludio: Mezzelfo (Canto)
Pezzo autodedicato, solitamente utilizzato per attirare l'attenzione all'inizio di una esibizione

Ode, ode, questo è il preludio
del Mezzelfo.
Ode, ode, silenzio vi prego!
Son proprio io, il Mezzelfo.
Ai miei compagni devo la vita,
storia incredibile, di libertà.

Se a ciò che dico non crederete,
sappiate che i primi non siete.
Di queste avventure pochi al mondo
vicende eguali han mai conosciuto.

Ho visto la guerra, al di là del mare,
ho visto montagne senza una vetta:
poichè troppo immense erano
e la loro cima in questo mondo sta stretta.

Ho visto eroi e grandi battaglie,
ma nulla alle tenebre mi ha preparato.
Dunque se ora davvero volete sapere
la mia voce ascoltate, restate con me.

E se, davvero, non mi crederete,
narrate le storie e chiunque stupirete.
Ma in fondo in cuor vostro sapete,
non c'è mai stato periodo peggiore
e in fin dei conti, non è incredibile
tutto quest'orrore?

== Varie strofe improvvisate a raccontare le ultime vicende del party e lodarne le gesta. ==

Discorso (Oratoria)
Usato a volte con ispira coraggio per animare le folle e motivare le città.

Assai diverso è il mio animo, figli di #nomecittà#, quando considero la nostra vicenda e i pericoli, e quando fra me valuto l'opinione di alcuni. Mi sembra che essi abbiano abbandonato la speranza, e questa è un'offesa contro la patria, contro gli altari, contro la gente e contro chi non si arrende; dobbiamo pensare a difenderci dai non morti piuttosto che disperarci e addolorarci sui nostri morti. Ci sarà il tempo, ma ora pensiamo a noi! Tutte le catastrofi hanno una via d'uscita, anche se può non sembrare così mentre accadono. Ma non possiamo mollare! Persa la città, nulla resta per i vivi. Ma, per gli Dei immortali, mi rivolgo a voi che avete avuto a cuore questa bella città: se volete bene alle persone, di qualunque tipo esse siano e alle quali siete così attaccati, se volete vendicarvi e liberarvi da questa maledizione, svegliatevi infine, e prendete in mano il destino dell'umanità. Non siamo solo noi a combattere, non si tratta di una guerra dell'uomo contro l'uomo: sono in gioco la libertà e la nostra vita. Spesso, o nobili e gente comune, ho parlato a lungo in vostra presenza; spesso ho provato a farvi capire quanto questo sia davvero importante. Per me, che non avrei mai perdonato a me stesso e al mio animo nessuna sconfitta, è stato stupendo vedere le persone, i vivi, vincere, finora. Non desistiamo, e non arrendiamoci, non ci hanno avuti e non ci avranno mai!
Ai soldati, e ai difensori dell'umanità, Lòr Galad!
Alle madri, e ai padri, Lòr Galad!
Ai procacciatori di cibo, Lòr Galad!
A tutti voi! Tùre! Tùre!